Movistar, Nairo Quintana: “Torno a sognare, questo è il miglior scenario possibile. Non so cosa ne pensi l’UCI”
Nairo Quintana non nasconde le emozioni per il ritorno in gruppo. Il suo sguardo e atteggiamento sfingeo stavolta è scalfito dalle emozioni dopo un anno in cui non è stato sempre semplice scacciare gli incubi di un mesto ritiro anticipato, costretto a chiudere la carriera lontano dalle corse e dal pubblico. A salvarlo dopo lunghi mesi di attesa e una stagione in un purgatorio che era per lui piuttosto vicino all’inferno ci ha dunque pensato la sua Movistar, che lo riaccoglie dopo quattro anni e un triennio alla Arkéa – Samsic dopo averlo lasciato andare perché non poteva dargli quel che chiedeva. Ora le parti sono invertite e il colombiano torna con altro ruolo, ma per lui è comunque una vittoria.
“Torno a sognare – commenta nella conferenza stampa di presentazione – Credo che posso fare ancora buone cose e di poter essere ancora utile alla squadra. Sono stato lontano quattro anni ma sono di nuovo qui, pronto a vivere grandi momenti assieme al team e pensando a un grande futuro assieme”.
Dopo tante trattative andate male, il ritorno nella squadra che lo ha lanciato e con la quale ha vinto le sue corse più importanti, Giro d’Italia 2014 e Vuelta a España 2016, è per lui la soluzione migliore: “Questo è il miglio scenario possibile, con la possibilità di fare di nuovo grandi cose. Voglio essere di esempio per la mia famiglia e miei figli. Per me questa è una nuova vittoria, me la vivo come molte delle corse che abbiamo vinto. Non ho mai smesso di lottare. Non so cosa ne pensi l’UCI, ora l’obiettivo è di iniziare questo nuovo ciclo nel miglior modo possibile”.
Mesi ovviamente molto difficili quelli che ha dovuto affrontare per arrivare a questo momento. Una intera stagione gettata alle ortiche per una posivitiva al tramadol che ha sempre contestato, ma che UCI e TAS di Losanna hanno sanzionato senza ormai più possibilità di appello, intaccandone lo status dopo che aveva vissuto un 2022 di alto livello, pur con qualche defaillance. Intanto è invece esploso Enric Mas, al servizio del quale dovrà mettersi.
“Quest’anno ho vissuto di alti e bassi – ammette – Pedalavo tutti i giorni e il mio agente faceva il suo lavoro. Ci sono stati avvicinamenti con altre squadre che non si sono concretizzati. Mi riempie di orgoglio tornare alla Movistar. Abbiamo una squadra giovane e forte con la quale possiamo fare bene ed essere di supporto al leader della squadra, che è Enric Mas”.
Al momento il calendario deve ancora essere definito: “Ne parleremo nel ritiro del team, quando discuteremo le strategie. Il 20 dicembre saprò che corse farò e dove comincerò”.
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